ORA LEGALE TUTTO L’ANNO E SMART WORKING: MA SI RISPARMIA DAVVERO PIÙ ENERGIA?

Nikoika - Indietro le lancette - cover

Abolizione cambio ora solare e legale: i pro, i contro e cosa cambierebbe in Italia

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre dovremo spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora (esattamente quando saranno le 3 di notte, che diventeranno quindi le 2). Finisce infatti la cosiddetta “ora legale”, quella introdotta nel 1966 che ci permette di sfruttare, in primavera ed estate, le giornate più lunghe, e viene ripristinata “l’ora solare”. In pratica guadagneremo un’ora di sonno la notte tra sabato e domenica, ma avremo giornate più corte fino al prossimo 25 marzo.

Il sistema che alterna 6 mesi di ora solare a 6 mesi di ora legale è quello che dagli anni ’60 ha sempre scandito le giornate degli italiani. Un’alternanza che ha un impatto sui consumi elettrici e di gas. In un momento però in cui i rincari delle bollette di luce e gas stanno costringendo le persone a trovare tutti i modi possibili per consumare meno energia, si inizia a parlare dell’ipotesi di cambiare il sistema dell’alternanza per tenere sempre, tutto l’anno, l’ora legale (ovvero con le lancette spostate un’ora avanti).

Ma perché si discute di questo cambio? Porterebbe veramente maggiori benefici rispetto al sistema dell’alternanza?

Nikoika - torna ora legale

Fonte: fanpage.it

Risparmio in bolletta: cosa dicono i numeri

In anni con consumi standard e prezzi alle stelle, come quello attuale, misure come l’ora legale sono fondamentali per promuovere il risparmio energetico. Secondo le stime che Terna (società che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica) aveva fatto sui consumi nei 6 mesi in cui è stata in vigore l’ora legale (ovvero dal 27 marzo al 30 ottobre), l’Italia ha risparmiato circa 190 milioni di euro. Questo soprattutto grazie a un minor consumo di energia elettrica di circa 420 milioni di chilowattora ossia il fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie.

Se consideriamo il minor consumo di energia dovuto all’ora legale, dal 2004 al 2021 l’Italia ha risparmiato complessivamente circa 10,5 miliardi di kilowattora: in termini economici, stiamo parlando di un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. A ciò corrisponde anche un minor impatto ambientale in termini di CO2: l’ora legale dovrebbe portare ad una riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Ma come può un semplice spostamento in avanti delle lancette farci risparmiare sulla bolletta?

 

Ecco perché l’ora legale ci fa risparmiare

L’ora legale, introdotta in Italia nel 1966, è un sistema che consente di ottimizzare le ore di luce durante tutta la bella stagione. Tra marzo e ottobre, infatti c’è a disposizione naturalmente più luce, dato che il sole, in questo periodo dell’anno, sorge prima (in Italia verso le 4:30) e tramonta più tardi (verso le 20). Spostando avanti le lancette di un’ora, le ore di luce coprirebbero meglio le ore destinate alle attività umane, permettendo di beneficiare di un’ora di luce in più alla sera e con un conseguente risparmio sui consumi di energia elettrica.

Nikoika - Ora legale - riduzione emissioni

Fonte: fanpage.it

 

Cambiare ora: la situazione in Europa

Il parlamento Europeo, dopo una consultazione pubblica avvenuta nel 2018 e con l’84% dei voti a favore, ha approvato l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno. Ogni Stato, avrebbe dovuto decidere quindi in autonomia entro la fine del 2021 se adottare per sempre l’ora legale o quella solare. Ad oggi nessuno dei paesi dell’Unione ha legiferato in merito e in pochi hanno dichiarato le loro intenzioni.

La realtà dei fatti è che in un’Europa ora alle prese con una guerra, con l’inflazione che avanza e il costo dell’energia alle stelle, si cerca di prendere tempo e decidere solo con dati alla mano. La Francia ad esempio si era già espressa più di due anni fa con una consultazione pubblica: la maggioranza dei francesi vorrebbe tenere per sempre l’ora legale e dire addio a quella solare. Un po’ quello che alcuni studi stanno proponendo anche per l’Italia.

Non sono dello stesso avviso i paesi del nord Europa con Finlandia e Svezia in primis. La possibilità di avere più luce a disposizione grazie all’ora legale, infatti, avvantaggia soprattutto i paesi del Sud Europa. Nel Nord, invece, le giornate durante l’estate sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord. In Finlandia, ad esempio, nei giorni più lunghi, il sole sorge prima delle quattro del mattino e tramonta quasi alle 23.00. L’ora guadagnata quindi non serve né per avere più luce alla sera né per risparmiare sul fronte energetico

 

Cosa sta accadendo in Italia e Spagna?

L‘Italia, per il momento, ha di fatto chiesto all’Europa di non decidere. Qualche anno fa, il Governo Conte bis ha inviato richiesta formale a Bruxelles per lasciare le cose come stanno, ovvero sei mesi con l’ora solare e altri sei con l’ora legale, esattamente come da 56 anni a questa parte.

E la Spagna? Anche la penisola iberica, questo fine settimana sarà coinvolta nel cambio dell’ora mantenendo di fatto l’alternanza tra ora legale e ora solare. Per questo motivo l’orario tra Spagna e Italia rimarrà invariato. Ma ci sarà il cambio dell’ora anche alle isole Canarie?

Nel 1884 quando venne istituita l’ora di Greenwich come riferimento per definire le ore degli altri paesi in base ai fusi, la Spagna non si adeguò immediatamente. Lo fece solo 16 anni dopo, aderendo, nel rispetto della propria posizione geografica, al fuso di Inghilterra e Portogallo (quindi un’ora indietro rispetto all’Italia). Le Canarie, però, non vennero inserite nel decreto e continuarono a mantenere un orario differente.

Ad inizio degli anni ’20, per facilitare gli scambi con le isole Canarie, l’Inghilterra fece richiesta ufficiale affinché questa anomalia venisse corretta, uniformando l’ora nell’arcipelago con quella della penisola iberica. Il reggente dell’epoca accolse l’istanza e le Canarie adottarono l’ora di Greenwich, come il resto della Spagna. Quando però nel 1940 il dittatore Franco decise di rinnegare il fuso del “nemico” inglese e di scegliere quello della Germania e dell’Italia, paesi “amici”, nell’istanza di modifica non vennero specificate le isole Canarie che continuarono a mantenere l’ora assegnata nel 1922.

Oggi quindi, se in tutta la Spagna il fuso è +1 rispetto a Greenwich, nelle isole Canarie, la differenza di orario rispetto alla penisola e all’Italia è sempre -1 perché anche nell’arcipelago si applicano ora legale e ora solare.

 

Ora legale tutto l’anno: Pro e contro

Per avere una risposta certa occorrerebbe calcolare bene se e quanto effettivamente si risparmierebbe con le lancette avanti di un’ora anche nei mesi in cui le giornate sono più corte.

Vanno però fatte alcune importanti considerazioni prima di decidere se cambiare o no il sistema orario. Si tratta di considerazioni legate principalmente ai cambiamenti che ci sono stati in questi anni nel consumo degli italiani. Ad esempio l’economia italiana in questi anni si è spostata più sui servizi e meno sull’industria pesante. Questo ha modificato il carico sulla rete elettrica sia in termini di consumi sia per quanto riguarda l’orario di utilizzo. Inoltre, dopo l’emergenza sanitaria, si è diffuso in maniera massiccia lo smart working con persone che lavorano da casa a orari diversi da quelli dell’ufficio o quantomeno con una sveglia mattutina spesso posticipata. Infine la percentuale di energia che arriva dagli impianti fotovoltaici è diventata significativa nella produzione di energia totale: la sua disponibilità influenza la produzione delle fonti fossili e il costo finale dell’energia al chilowattora.

Infine va considerato che lasciare le lancette avanti di un’ora (ovvero tenere l’ora legale tutto l’anno) costringerebbe a tenere aperti gli esercizi commerciali un’ora in più alla sera e, in un periodo dell’anno in cui il sole tramonta prima, ciò significa dover tenere accese un’ora in più le luci.

Continuando invece a passare da ora legale (quando le giornate si allungano) a ora solare (quando le giornate si accorciano) consentirebbe di seguire meglio la naturale durata delle ore di luce: se mantenere l’ora legale nei mesi estivi e primaverili permette di sfruttare più ore di luce naturale, e quindi ad esempio poter accendere le luci quando davvero diventa buio (un’ora più tardi), dall’altro tornare all’ora solare quando le giornate si accorciano, consentirebbe di sfruttare le prime ore di luce senza accendere l’illuminazione e chiudere le attività produttive con un’ora di anticipo.

 

Se tutti questi calcoli e considerazioni ti hanno lasciato dei dubbi, perché non optare per una soluzione alternativa? Fuerteventura offre caldo e sole 365 giorni l’anno. Prenotare una vacanza in una delle isole più belle dell’arcipelago canario potrebbe risolvere una volta per tutte questo annoso dilemma.

 

Fonte: gobiernodecanarias.org

 

 

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