AGENZIA DELLE ENTRATE E AIRE: I CONTROLLI SUI TRASFERIMENTI ALL’ESTERO

Nikoika - Iscrizione AIRE - Controlli Agenzia Entrate

L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento n. 43999 del 3 marzo 2017, ha aperto la caccia ai soggetti che hanno lasciato l’Italia e si sono iscritti all’AIRE a partire dal 2010. Queste persone potranno essere infatti essere inserite in liste selettive di contribuenti a rischio evasione e quindi essere sottoposte ad accertamento fiscale.

 

Una delle modalità con cui il fisco italiano controlla la congruità dei soggetti espatriati all’estero riguarda la creazione delle liste selettive per i soggetti iscritti AIRE. All’interno di queste liste l’Agenzia delle Entrate inserisce i soggetti da sottoporre a controllo per verificarne l’effettivo spostamento all’estero dei principali elementi familiari, economici e patrimoniali.

Nikoika - Anagrafe Italiani Residenti Estero - Trasferimento residenza fiscale

 

Le liste selettive, congiuntamente all’ottimizzazione delle banche dati nazionali e alle diverse forme di scambio di dati con Paesi esteri, forniranno al fisco italiano informazioni utili per avviare eventuali accertamenti fiscali nei confronti degli espatriati.

Se hai appena effettuato un trasferimento all’estero, questo articolo è dedicato a te. Abbiamo deciso di condividere in questo articolo tutta la nostra esperienza in ambito di trasferimento di residenza. L’obiettivo è quello di sottolineare le criticità di questa procedura che rischia, se non ben bilanciata, di poter mettere a controllo moltissime situazioni legate ad espatriati a Fuerteventura che non hanno compiuto un trasferimento fittizio di residenza.

Ogni anno, accanto a tantissimi trasferimenti all’estero effettuati correttamente, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza riscontrano infatti anche situazioni in cui il trasferimento non è corretto o effettuato con dolo. Nel primo caso si tratta di un errore di negligenza, mentre nel secondo vi è stato un chiaro intento di truffare lo Stato Italiano.

Come Nikoika, ti invitiamo a diffidare da quei consulenti poco seri che propongono trasferimenti fittizi di residenza all’estero. Si tratta di trasferimenti non reali, il cui unico obiettivo è quello di frodare il fisco (e tutta la collettività) per evitare di pagare le tasse in Italia.

Se questo è il tuo obiettivo, ti ricordiamo che i tempi sono cambiati e che Il trasferimento di residenza all’estero non si simula. Il Fisco italiano ha a disposizione molti strumenti (banche dati) per individuare e sanzionare tutti i soggetti non in regola in materia fiscale. Per questo, nel caso dovessi avere dei dubbi riguardo la tua posizione fiscale all’estero, clicca questo link  per contattarci e ricevere una consulenza personalizzata sulla tua situazione.

 

Creazione di liste selettive di espatriati iscritti AIRE

Quando si effettua un trasferimento di residenza all’estero, è buona norma essere a conoscenza delle relative implicazioni fiscali. Ne abbiamo parlato in modo approfondito sul nostro canale YouTube concentrando l’attenzione sugli elementi di collegamento di natura familiare, reddituale e patrimoniale che devono transitare verso lo stato estero di trasferimento. Si tratta, in parole povere, di trasferire la residenza fiscale dall’Italia all’estero.

La residenza fiscale rappresenta uno dei principi fondanti dell’intero sistema tributario in materia di imposte dirette. Nel Paese di residenza fiscale, infatti, un soggetto è tenuto a versare le imposte in Italia sui redditi ovunque prodotti nel mondo (Worldwide taxation) qualora risulti fiscalmente residente in Italia ai sensi dell’articolo 2 del DPR n. 917/86 e, quindi, per la maggior parte del periodo di imposta. Non aggiornare lo spostamento della propria residenza all’estero, può avere un impatto fiscale notevole sull’espatriato.

Per rimuovere la propria residenza fiscale in Italia ed assolvere agli obblighi fiscali sui soli redditi (eventualmente) prodotti nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 23 del DPR n. 917/86, un cittadino italiano è tenuto ad iscriversi all’Anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE) e cancellandosi, di fatto, dall’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR).

Nikoika - AIRE e tasse - Controlli fiscali sui trasferimenti di residenza

L’apporto Dei Comuni Nell’attività Di Accertamento Sugli Espatriati

Le anagrafi comunali, in quanto organi interessati dalla procedura di trasferimento di residenza all’estero, sono tenute a segnalare all’Agenzia delle Entrate le iscrizioni AIRE effettuate. La comunicazione è necessaria al fine di aggiornare l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR).

Attraverso l’ANPR, il Fisco può incrociare i dati del contribuente espatriato con le informazioni presenti nelle proprie banche dati. Questa attività investigativa ha l’obiettivo di creare delle liste selettive di contribuenti; lo scopo di queste liste è quello di far emergere anomalie legate a redditi, patrimoni, trasferimenti di denaro che possono rappresentare elementi a rischio evasione.

Questo scambio di dati fornirà i nominativi di soggetti che evidenziano maggiori elementi di anomalia, nominativi che verranno quindi inseriti in specifiche liste selettive. Queste liste di soggetti fungono da punto partenza per i successivi controlli fiscali il cui scopo è quello di:

  • Verificare la residenza fiscale del contribuente;
  • Valutare le attività finanziarie e gli investimenti patrimoniali esteri del soggetto controllato qualora la residenza fiscale venga riportata in Italia.

 

Come Avviene La Formazione Delle Liste Selettive?

Questa attività accertativa ha lo scopo di individuare i soggetti che nel loro trasferimento di residenza all’estero abbiano lasciato maggiori indizi di evasione.

Il Provvedimento n 43999 del 3 marzo 2017 dell’Agenzia delle Entrate stabilisce che le liste selettive devono essere formate sulla base di elementi che facciano ipotizzare la permanenza dei cittadini in Italia nonostante il dichiarato trasferimento di residenza all’estero.

 

Quali sono i criteri scelti dal Fisco per individuare il rischio evasione?

Le liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo sono elaborate da un software denominato So.No.Re (Soggetti Non Residenti). Questo può accedere contemporaneamente alle informazioni dei dati rilevanti ai fini Iva ed alle informazioni riguardanti lo scambio di informazioni fiscali (Common Reporting Standard).

Ecco una breve lista di criteri che il software So.No.Re prende in considerazione per l’elaborazione delle liste selettive:

  • Trasferimento di residenza in uno degli Stati e territori a fiscalità privilegiata.
  • Movimenti di capitale da e verso l’estero; particolare attenzione verso i trasferimenti di denaro estero su Italia che non hanno precisa giustificazione economica.
  • Informazioni relative a patrimoni immobiliari e finanziari detenuti all’estero.
  • Residenza in Italia del nucleo familiare del contribuente (es. marito/moglie e/o figli minori).
  • Atti del registro segnaletici dell’effettiva presenza in Italia del contribuente (es. contratti di acquisto/vendita di immobili, contratti di locazione, comodato, etc).
  • Utenze elettriche, idriche, del gas e telefoniche attive, su immobili a disposizione.
  • Disponibilità di autoveicoli, motoveicoli e natanti.
  • Titolarità di partita Iva attiva, per l’esercizio di attività di impresa e/o lavoro autonomo.
  • Rilevanti partecipazioni in società residenti di persone o a ristretta base azionaria.
  • Titolarità di cariche sociali in enti societari residenti.
  • Versamento di contributi per collaboratori domestici.
  • Informazioni trasmesse dai sostituti di imposta con la Certificazione Unica e con il modello 770.

 

Accordi Sullo Scambio Di Informazioni Fiscali

Ai fini della individuazione delle attività finanziarie e investimenti patrimoniali esteri non dichiarati, è opportuno tenere in considerazione queste due normative europee:

  • La Direttiva del Consiglio 2011/16/UE (cosiddetta DAC1) prevede lo scambio delle informazioni relative alle proprietà immobiliari estere detenute dai soggetti residenti.
  • La Direttiva del Consiglio 2014/107/UE (cosiddetta DAC2), che prevede lo scambio obbligatorio delle informazioni finanziarie sui conti correnti detenuti all’estero. Il flusso, che ha cadenza annuale, contiene i dati identificativi dei conti esteri dei soggetti residenti, il relativo saldo o valore, l’importo totale lordo di interessi, i dividendi e gli altri redditi generati in relazione al conto corrente.

Nikoika - AIRE e tasse - Agenzie delle Entrate

Conclusioni sulle liste selettive e sulla registrazione AIRE

Con questi strumenti, il Fisco sta cercando di individuare i contribuenti a maggior rischio evasione che hanno deciso di trasferire all’estero la loro residenza in modo fittizio. Si tratta in particolare di tutte quelle persone fisiche che, oltre ad un’iscrizione AIRE di facciata, non hanno mai dato evidenza di voler trasferire concretamente la loro residenza all’estero.

Quando parliamo di iscrizione AIRE fittizia ci riferiamo a quelle persone che pur dichiarando di essersi trasferite all’estero, continuano a mantenere il centro dei loro interessi vitali in Italia.

Se hai trasferito la tua residenza fiscale all’estero dal 2010 ad oggi, ti vogliamo rassicurare su una cosa: se hai lasciato l’Italia per andare a vivere stabilmente all’estero e hai seguito la corretta procedura prevista per lasciare il nostro Paese (anche da un punto di vista fiscale), questa nuova iniziativa dell’Agenzia delle Entrate non dovrà preoccuparti.

I problemi invece, potrebbero nascere nel caso di trasferimenti all’estero in cui ci si è dimenticati (volontariamente o meno) di iscriversi all’AIRE. Oppure, ancora peggio, in tutte quelle situazioni fraudolente create ad arte per nascondere redditi o un patrimonio agli occhi del Fisco italiano. In questi casi il rischio di un accertamento potrebbe essere dietro l’angolo.

 

Hai dubbi e necessiti una consulenza fiscale sul trasferimento di residenza all’estero?

Gli accertamenti fiscali legati al trasferimento di residenza all’estero spesso sfociano in un lungo e costoso contenzioso tributario con il Fisco. Se hai trasferito la tua residenza fiscale a Fuerteventura seguendo gli step sopra indicati, potrai tirare un sospiro di sollievo. Se invece hai operato in maniera poco scrupolosa e ritieni di non aver seguito correttamente la procedura relativa al tuo trasferimento di residenza all’estero, ti consigliamo di rivolgerti a professionisti esperti in materia fiscale.

Se stai pensando di trasferirti a Fuerteventura, e hai paura di finire nelle liste selettive di controllo dell’Agenzia delle Entrate, possiamo aiutarti. Cliccando qui potrai contattarci per richiedere il servizio di consulenza online che abbiamo pensato appositamente per te.

Con Nikoika potrai effettuare un trasferimento di residenza all’estero in regola con la normativa fiscale vigente. Metteremo a tua disposizione tutta la nostra esperienza per offrirti un servizio completo per il tuo trasferimento a Fuerteventura.

 

Lascia un commento qui sotto oppure sulla pagina Facebook di Nikoika o sul nostro profilo Instagram.

 

Partecipa alla discussione

Confronta gli annunci

Confrontare